In questa sperimentazione, l’architetto Raffaello Galiotto ha voluto rimandare all’immagine di una spugna. Spongia è stata ricavata da un blocco di Maljat, dalle dimensioni originali di 2,50 mt *1,25 mt *1,10 mt. Dopo la fase di sgrossatura, si è lavorato con un utensile a lampadina intorno alla superficie, lasciando per sottrazione una serie di creste in pietra. La lavorazione comprende già la fase di finitura, poiché il passaggio utensile gestisce il modello anche dal punto di vista estetico.
Un sorprendente risultato a traguardo di un'opera spiccatamente creativa e inevitabilmente complessa.